Pompe a mano, elettropompe Ghim

Oleoflex rivende componenti oleodinamici per macchine edili, per macchine utilizzate nella movimentazione della terra e per macchinari agricoli e industriali.

Questi dispositivi vengono spesso montati su piattaforme aeree e altri macchinari come sistema ausiliario o di emergenza.

Oleoflex offre diversi modelli di pompe a mano ed elettropompe e propone ai suoi clienti i prodotti GHIM, che dal 1999 produce pompe a mano. L’azienda si è in seguito sviluppata anche in settori diversi da quello originario delle pompe, ed oggi è distributore esclusivo di importanti marchi internazionali.

1. Pompe volumetriche

2. Pompe cinetiche

3. Pompe a immersione

Pompe a Mano ed Elettropompe.

La pompa idraulica, chiamata anche fluidodinamica, è una tipologia di pompa all’interno della quale il movimento del fluido viene generato da un momento indotto nel fluido stesso.

Queste pompe non hanno bisogno di valvole per funzionare: tale caratteristica rappresenta un limite per la pompa stessa, dal momento che portata ed efficienza diminuiscono all’aumentare della pressione all’uscita del fluido.
Solitamente le pompe idrauliche hanno bisogno di essere riempite di liquido per funzionare: questo fenomeno nel linguaggio tecnico viene definito “adescamento”.

Che cos’è l’adescamento e come avviene.

Il processo di adescamento in una pompa idraulica consiste nell’aspirazione dell’aria dalla tubature e nel successivo prelievo della stessa.
Una volta che la pompa è stata riempita con l’acqua, si crea un “movimento” come una turbolenza che spinge l’acqua verso l’alto in modo che esca dalle tubazioni.
Il mercato propone anche pompe autoadescanti, diverse dalle normali pompe centrifughe per due motivi:

  • hanno un grado di aspirazione maggiore;
  • avviano il processo di adescamento in modo autonomo, ovvero senza il bisogno di riempire la condotta di aspirazione con l’acqua.

Nelle pompe autoadescanti inoltre non è necessario che nella condotta di aspirazione sia presente la valvola di ritegno, che favorisce lo svuotamento della condotta ogni volta che la pompa si arresta.

Le elettropompe: dove tutto ha avuto origine.

La pompa elettrica ha origini antichissime: il primo “esemplare” è datato 300 A.C. quando Archimede ideò la famosa “vite di Archimede”.
La parte inferiore di questa vite, che si trovava all’interno di un tubo, veniva immersa in acqua ad un livello più basso rispetto a quello che si doveva raggiungere: ogni volta che la vite si spostava in alto una quantità fissa di acqua veniva spostata.
Per creare questa forza veniva utilizzati gli esseri umani oppure gli animali.

Nel Medioevo vennero invece introdotte le norie, ovvero grandi ruote immerse per metà nel fiume e dotate di contenitori alle estremità.
Nelle norie veniva sfruttata la forza della corrente per raccogliere l’acqua e portarla nel luogo desiderato che si trovava sempre ad un’altezza maggiore.
Dal Seicento in poi il progresso tecnologico ha portato alla nascita e alla diffusione delle pompe a stantuffo, le attuali pompe volumetriche.

Elettropompe: caratteristiche principali.

Al momento di acquistare una pompa a mano o elettropompa le caratteristiche da valutare sono due:

  • la portata, ovvero la quantità d’acqua che la pompa è in grado di spostare;
  • la prevalenza, ovvero il dislivello massimo che la pompa è in grado di far coprire al liquido da spostare.

Le diverse tipologie di elettropompe condividono alcuni componenti fisse:

  • un motore elettrico, che può essere a induzione o dotato di spazzole (quando si ha a che fare con motori di potenza elevata);
  • un blocco di aspirazione e compressione;
  • supporti, se la pompa è destinata a lavorare fuori dal pelo del liquido avrà una struttura in metallo al contrario avrà una struttura a tenuta stagna.

Tipologie di pompe a mano.

Le elettropompe possono essere classificate in: pompe volumetriche, pompe cinetiche o fluidodinamiche e pompe a immersione.

Pompe Volumetriche.

Nelle pompe volumetriche la spinta del liquido avviene per mezzo di uno spostamento o cambiamento di volume che determina in automatico un cambiamento di pressione.

Una pompa volumetrica può funzionare per mezzo di:

  • uno stantuffo, ovvero un pistone che si muove dentro un cilindro favorendo lo spostamento del liquido;
  • un diaframma, ovvero attraverso membrane che si muovono in modo alternato;
  • ingranaggi.

Pompe Cinetiche.

Nelle pompe cinetiche, o fluidodinamiche, lo spostamento del liquido avviene per mezzo di una forza cinetica, ovvero una forza che deriva dal movimento del fluido stesso. A questa categoria appartengono le pompe centrifughe, le pompe lineari e le pompe magnetofluidodinamiche.

Pompe a Immersione.

Le pompe a immersione si trovano direttamente nel serbatoio, sotto il livello del liquido che deve essere spostato.
Questo fa in modo che queste pompe non abbiano bisogno di sistemi di ritenuta, per questo motivo sono più comode e richiedono meno interventi di ripristino dal momento che non si creano vuoti d’aria.

Alcune delle nostre Pompe a mano ed Elettropompe

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